
Un tranquillo paese, abitato da persone tranquille, che di solito vivono giornate tranquille. Tutto scorre nella normalità delle cose, alternando giornate noiose a notti serene e silenziose.
Le notti rivestite di silenzi magici e irreali, lasciano il posto a un’alba verniciata di un porpora delicato vengono destate da un coro disordinato di galli. Seguendo un rituale non scritto, uno dopo l’altro rivendicano il loro territorio, liberando nell'aria un canto di risveglio.
Non questa notte. La sua tranquillità , iniziata nel migliore dei modi e uguale a quella di mille altre notti prima di questa, viene squarciata da un fragore assordante accompagnato, in un crescendo di tonalità dal giallo al rosso, da fiamme alte e ribelli. E poi sirene e borbottii di gruppi elettrogeni ed elicotteri a fendere l’aria arroventata.
Tutto è sconvolto dal suo ordinario crono programma, fossilizzato sulle abitudini dure a morire.
E niente è destinato a tornare come prima.